Rifiuti tossici: per la Cia i terreni fasanesi non sono inquinati

FASANO - A fronte della notizia, trapelata alcuni giorni fa, in merito alla presenza di due siti del territorio fasanese contaminati da rifiuti tossici, la Cia (Confederazione italiana agricoltori) provinciale di Brindisi ha voluto placare gli allarmismi divulgando un comunicato stampa nel pomeriggio di oggi (lunedì 10 febbraio).

«La Cia (Confederazione italiana agricoltori) provinciale di Brindisi rimarca con vigore che i terreni fasanesi non sono inquinati. L'agricoltura fasanese è sana e i suoi prodotti sono genuini, di qualità e salubri. Creare allarmismi ingiustificati sulla presenza sul territorio di Fasano di siti contenenti rifiuti facendoli passare per rifiuti sotterrati dalla criminalità organizzata è davvero paradossale, se si considera che i siti denunciati sono esistenti da tempo – come esistono in tutti i comuni della provincia - e contengono rifiuti sopra suolo. Una tale situazione – essendo non rispondente al vero - non fa che creare problemi all'agricoltura fasanese, da sempre impegnata nella produzione e nella promozione di prodotti di qualità, di ortaggi e di olio extravergine di oliva che ci invidiamo in tutto il Mondo. 

Gli agricoltori fasanesi – alle prese come tutto il comparto agricolo con una crisi senza precedenti (in provincia di Brindisi nel 2013 ha chiuso una azienda agricola ogni 4 giorni a causa della crisi) – che da sempre sono i custodi dell'ambiente e del territorio e che non sono di certo gli autori degli scarichi indiscriminati di rifiuti nella campagne, in quanto loro ci vivono e lavorano in quelle campagne, chiedono ovviamente che vengano eseguite le dovute bonifiche delle aree interessati da rifiuti e venga attuata la dovuta attività preventiva e repressiva, oltre che informativa per scongiurare lo scarico indiscriminato nelle campagne di rifiuti di ogni genere. Allo stesso modo, però, auspicano che simili allarmismi ingiustificati non abbiamo più a verificarsi, perché non fanno altro che creare confusione nei consumatori e danneggiare l'agricoltura locale.

Lo ripetiamo: i terreni e i prodotti agricoli del fasanese non sono inquinati, anche perché se lo fossero, qualsiasi anomalia sarebbe sin da subito saltata fuori dai certosini controlli che gli organi competenti compiono quotidianamente nelle aziende agricole, nelle strutture di lavorazione, nella filiera».